Lesione della cuffia dei rotatori: sintomi, diagnosi e trattamento.
Quali novità chirurgiche?
Che cos’è? Quali sono le cause?
La lesione della cuffia dei rotatori è una patologia molto frequente tipica delle persone adulte dovuta usualmente ad un processo degenerativo delle strutture interessate. Per le persone giovani tipicamente accade in seguito a traumi accidentali. È tra le più comuni patologie che colpiscono l’articolazione della spalla.
La lesione solitamente può interessare più tendini e può essere parziale o totale.
A seconda della tipologia possiamo distinguere tra:
– lesione totale che riguarda il tendine in tutto il suo spessore;
– lesione parziale che interessa solo parte del tendine;
– lesione massiva che interessa più strutture tendine della cuffia
Tra le cause spesso accade che un evento traumatico, o debolmente traumatico si inserisce in una struttura anatomica già parzialmente alterata. Esistono poi anche delle attività sportive o lavorative definite logoranti che espongono a sviluppare questa patologia negli anni.
Queste attività solitamente sollecitano continuamente con micro traumi o traumi veri e propri l’articolazione con successivo indebolimento e alterazione strutturale.
Tra le cause della lesione della cuffia dei rotatori bisogna anche annoverare le patologie sistemiche metaboliche che possono riguardare l’organismo.
Le più importanti da ricordare sono:
- il diabete;
- uno stato di obesità;
- le malattie autoimmuni che riguardano le strutture muscolo-tendinee
Il tendine maggiormente colpito è il sovraspinato, uno dei tendini che costituisce l’articolazione della spalla.
Lesione della cuffia dei rotarori: quali i sintomi?
E’ una patologia che provoca un dolore difficilmente trattabile. La caratteristica del dolore è un esordio nella giornata soprattutto notturno, nella zona anteriore della spalla, che rende difficoltoso il sonno, con una forte riduzione della forza tale da rendere impossibile anche le comuni attività svolte quotidianamente. Solitamente si può irradiare all’intero braccio specialmente nel compiere i movimenti come alzare il gomito sopra la spalla o appoggiarlo ad un tavolo o sul bracciolo di una poltrona.
Questa patologia ha carattere evolutivo con una progressiva degenerazione delle strutture, prosegue nel tempo, con aumento della sintomatologia. Nelle forme croniche la sintomatologia può essere in alcune fasi più accentuata in altre fasi meno, portando a volte il paziente a sottovalutare la problematica e a procrastinare la visita dallo specialista.
Come fare la diagnosi? Quali le terapie efficaci?
La lesione della cuffia dei rotatori si diagnostica solitamente attraverso l’esame fisico e la sintomatologia riferita dal paziente, seguito per conferma da una risonanza magnetica.
Il trattamento della lesione della cuffia dei rotatori non vede l’opzione chirurgica come prima scelta in quanto è possibile spesso avere del beneficio da trattamenti conservativi farmacologici e riabilitativi. Questi sono volti a ridurre la sintomatologia.
L’approccio di prima linea prevede un periodo di riposo funzionale dell’articolazione eliminando tutti quei movimenti o tutti quei fattori che possono portare ad un sovraccarico della spalla. Insieme solitamente viene associata una terapia farmacologica volta a ridurre la sintomatologia dolorosa e l’infiammazione provocata dalla rottura dei tendini.
Dopo una prima fase, solitamente si inizia un programma riabilitativo specialistico basato su terapie fisiche e fisioterapia che può essere consigliato per avere un buon recupero funzionale e per ridurre la componente di infiammazione.
Per quanto riguarda il trattamento chirurgico viene spesso considerato prima opzione nel caso di rottura di cuffia dei rotatori nei pazienti giovani in seguito a un trauma o quando l’approccio conservativo ha un esito negativo dopo almeno 12 settimane.
La tecnica maggiormente utilizzata oggi è l’approccio artroscopico con una minima ospedalizzazione. E’ un approccio minimamente invasivo che prevede’esecuzione di piccoli fori attraverso i quali viene eseguita la riparazione dei tendini.
Ad oggi alcuni specialisti, utilizzano la chirurgia rigenerativa per stimolare cellule denominate staminali a riparare i tessuti danneggiati favorendo la guarigione. Se le lesioni sono troppo importanti o nel caso in cui ci sia la lesione completa della cuffia questa opzione difficilmente è utilizzabile.
A seconda delle situazioni una lesione di cuffia potrà risultare riparabile in modo completo, riparabile in modo parziale oppure anche irreparabile.
Nel corso dell’intervento oltre alla riparazione vengono effettuate altre procedure: si fa una “pulizia” dei tessuti rovinati e degenerati; se vi sono irregolarità della superficie ossea che sovrasta la cuffia, si possono levigare con appositi strumenti. Nelle ore successive all’intervento è generalmente consentito al paziente alzarsi da letto con adeguata assistenza. La dimissione avviene dopo 1 o 2 giorni dall’intervento.
E’ opportuno che dopo l’intervento, dopo una iniziale fase di riposo, venga intrapreso un programma di riabilitazione fisioterapico in modo da stabilizzare l’articolazione.
Se hai una patologia alla spalla, che sia di questa o di altra natura , contattaci e raccontaci il tuo problema. Siamo a disposizione e sarà nostra premura aiutarti!
Perchè la Tua Salute è la Nostra Priorità!
Post Correlati
Scoliosi. Innovazioni nella tecnica di correzione della scoliosi nell’adolescenza “in tempi di COVID-19”
Le tecniche di correzione chirurgica della scoliosi per via posteriore si basano sull'applicazione...